L’autopsia eseguita oggi a Teramo. C’è l’inchiesta: il pm vuole sapere se ci sono correlazioni con l’incidente in cui fu coinvolta la moglie dell’imprenditore Cretone o con le successive cure
TERAMO – A uccidere Maria Cristina Taralli, la professoressa di 44 anni della scuola media De Amicis di Giulianova, moglie dell’imprenditore Fabio Cretone, è stato uno scompenso acuto di cuore, come un infarto o una fibrillazione ventricolare. E’ uno dei primi responsi forniti dall’autopsia, svolta oggi pomeriggio dall’anatomo patologo Pino Sciarra, all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo.
Il medico legale ha rilevato i chiari segni di uno scompenso a livello cardiologico, escludendo quindi una causa extracardiaca, come avrebbe potuto essere un aneurisma o una dissecazione aortica. Resta da valutare se questo accidente di natura cardiaca possa essere stata provocata dai postumi dell’incidente in cui fu coinvolta la giovane docente o dalle cure che gli furono prestate successivamente. E’ questo l’aspetto giudiziario della vicenda, con l’inchiesta aperta dal pm Enrica Medori ha aperto una inchiesta sul decesso della donna affidando l’autopsia) e che ha chiesto al perito di pronunciarsi circa un eventuale collegamento tra il precedente e il decesso.
Su richiesta della procura, infatti, l’avvocato della famiglia Fabio Di Serafino ha depositato la documentazione relativa all’incidente di cui rimase vittima Maria Cristina Taralli mentre viaggiava a bordo di uno scooter, nel 2019 e che la fece finire in prognosi riservata: la caduta a terra per evitare un’auto uscita da un incrocio, le provocò gravi conseguenze che la costrinsero a un doppio ricovero, a Pescara e a Sant’Omero.
La camera ardente è stata aperta oggi pomeriggio all’obitorio del Mazzini. I funerali si terranno domani alle 15:30 nella chiesa di San Gabriele dell’Annunziata a Giulianova